martedì

una romantica sognatrice


Clodia è quel che la vita l'ha fatta diventare. Oppure vive la vita come lei a priori è?
Chissà.
Forse non potrà mai saperlo, ma di sicuro sa che certi discorsi tanto intransigenti non li può proprio sopportare. Come si fa a dire incondizionatamente "è così". Ma non è detto. Non è obbligatorio. Lei crede che uno sia quello che la vita, le storie, le persone, gli incontri e le parole l'han fatta diventare. Ma un pò della sua anima romantico- sognatrice certo è lei e non potrebbe essere altrimenti, qualunque cosa avesse vissuto. Anche se avesse avuto mille ragazzi, mille storie, mille baci, lei sarebbe sempre un pò così idealista dei lieti fine e degli amori infiniti, dei ragazzi per bene e delle storie lunghe e cariche di sentimenti e coinvolgimento.
Se no non sarebbe lei.
Questo è certo. e' la vita che la plasma o è lei e il suo modo di essere a disegnare la sua strada a suo piacimento? Non può saperlo, questo no. Ma forse non è neanche giusto che lo scopra.
Se no che ne sarebbe del suo ingenuo modo di amare, che ne sarebbe della sua semplicità e serenità, che nel sarebbe della sua fiducia verso l'amore e l'incontro di due persone che si amano.
Non è cecità verso la realtà. Sa benissimo che la vita è fatta di amori che finiscono, storie andate male, tradimenti e bugie; ma se non facesse che pensarci non sarebbe più lei. Certo la vita le ha insegnato che deve aprire più gli occhi, sognare di meno, stare coi piedi per terra, ma se così facesse non sarebbe più lei.
Per questo continua ad essere in ogni nuova notte e nel suo successivo risveglio, la tenera romantica sognatrice di sempre.

mercoledì

maratoneta


"... Fai conto di essere un maratoneta. Stai correndo con i tuoi amici e le tue amiche. A un certo punto capisci di avere una buona gamba, un bel passo, di poter andare più veloce, e allora decidi di seguire questa tua forza. Di convertirti al tuo talento. Dopo un pò che corri ti accorgi di aver staccato il gruppo. Ti giri e ti scopri sola. Loro sono indietro, tutti insieme che ridono, e tu sei sola con te stessa. Siccome non riesci areggere questa solitudine, rallenti finché il gruppo ti raggiunge e, negando il tuo talento, fingi di essere come loro. Rimani nel gruppo. Ma tu non sei così, non sei come loro. Infatti anche lì in mezzo ti senti comunque sola. ..."
Un posto nel mondo, Fabio Volo

martedì

un'altalena


Clodia cresce, il tempo passa, guarda la sua vita e il tempo che scorre via senza aspettare nessuno. Vorrebbe essere in grado di guardarlo con uno sguardo che non è semplice guardare, ma è più un toccare, un afferrare il suo cambiamento, il cambiamento attorno a lei, nelle persone che ha accanto, che da vicino, o da lontano, seguono il suo cammino.
La sua vita, come un altalena è un pò lunatica e volubile: un momento è su di giri, felice e serena, poi d'un tratto è persa nei suoi pensieri e malinconica. L'altalena della sua vita passa da momenti tranquilli, in cui tutto gira in un tempo immobile e sempre uguale, in una sensazione di continua attesa, a istanti in cui come in una giostra tutto gira vorticosamente senza la forza e la capacità neppure di afferrare quello che si sta vivendo.
Nel puzzle di viaggi, di esperienze, di momenti, che compone la sua vita, forse dovrebbe riconoscere un qualcosa che le potrebbe dire chi è e dove deve andare.
Clodia cambia e ripensa ai giorni in cui ancora le piaceva ripetersi che la direzione giusta in cui andare era senzadubbio quella dei desideri. Ma oggi, così diversa, si chiede se invece non sia il caso di scoprire quali siano i suoi desideri.

lunedì

imparare

"Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l'oggi sembri
insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà
migliore.
Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui
affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del
bagaglio, l'intrico delle luci dell'albero di Natale.
Ho imparato, a proposito della relazione con i propri genitori, che ci
mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.
Ho imparato che semplicemente sopravvivere, è diverso da vivere.
Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da
baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro
le spalle.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore,
generalmente faccio la scelta giusta.
Ho imparato che anche quando non sto bene, non devo stare da sola.
Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con
qualcuno.
Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una
pacca sulle spalle.
Ho imparato che ho ancora molto da imparare.
Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto detto, quanto fatto,
ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire."
Maya Angelou

venerdì

camminare

Camminava, lei camminava tanto... In un tempo senza tempo, per la strada, fra la gente, ma perlopiù semplicemente in compagnia di se stessa. Erano preziosi questi momenti, carichi di pensieri e di parole,la musica del suo I-pod in sottofondo, quasi impercettibile, visto quanto velocemente viaggiavano i suoi pensieri, le sue emozioni. Il cuore carico di una felicità inspiegabile, forse semplicemente dovuta alla bellissima giornata, di un sole lucente, quasi accecante, che nonostante gli occhiali da sole che indossava, le faceva vedere tutto ciò che incrociava in modo sfumato, ovattato, impercettibile, come in un sogno, come prima di svenire che vedi tutto un pò bianco, e sai che sei lì, ma in realtà non ci sei già più, non ci sei veramente. Lei camminava e camminava, verso nulla in particomare, forse verso se stessa, che ancora non era riuscita a trovare; il suo è più un vagare che un vero e proprio camminare, ma cammina sorridendo. E' bello stare in mezzo a gente che sorride, forse tutti dovrebbero fare come lei.

giovedì

cominciare

forse a volte cominciare, fare il primo passo potrebbe essere l'unico modo per riuscire... per afferrare i propri sogni, per far si che non restino solo sogni ma diventino realtà. forse è per questo che ci sono le insicurezze, che si soffre o si è colti da un forte senso d'ansia: forse queste emozioni sono lì proprio per essere superate. per essere vinte. e a volte forse basta meno di quel che ci si aspetta per vincere. per essere un istante, un giorno, anche solo in poche parole...
fra le nuvole...