mercoledì


Rosella ha fatto la ragioniera per vent'anni. Sa far di conto e gestisce fatture, tutti i numeri tornano alla sua scrivania, non c'è percentuale che tenga. Poi un giorno si sveglia e si accorge che non sa fare più neanche un'addizione.
Fu così che divento una pilota di mongolfiere.

martedì

Questione di prospettiva


Devo consegnare il lavoro tra un’ora. Odio essere presa dalle scadenze, perché procrastinare mi contraddistingue. Non è facile scrivere quando tutto è confuso. Non è facile capire. Fuori dalla finestra il traffico continua ad essere incessante, le auto si seguono ed incrociano, suonano e brontolano. Semplici metafore degli animi turbolenti. Dalla mia finestra arancione al primo piano questi isterici animali delle strade, sono ancora più vicini.

Decido di uscire.

Sono certa che Bona, il geometra del quinto piano non sia ancora andato a fare la spesa. Ed infatti, fin da fuori la sua porta, si sente alto il volume della televisione. Chissà perché gli anziani si ostinano a guardare Forum. Suono, saluto e prendo posto sulla cassapanca che sta sotto la finestra. Mi raggomitolo bene, con le mie lunghe gambe strette fra le braccia e il mento appoggiato sopra alle ginocchia. Bona ha già messo su il caffé, ma sa che non è giornata per i racconti sui Navigli navigabili, anche se so che in questi tempi in cui essi sono solo putride alghe, la sua voglia di ricordare i tempi passati è ancora più forte.

Guardo fuori il mondo, sperando di scoprire dentro l’uomo. Da quassù, cambiando prospettiva, gli affanni di tutti i giorni acquistano una dimensione d’insieme, le crepe dei castelli che ogni giorno costruisci sono meno distinguibili e la solida quercia è visibile nella sua interezza.

E l’importante è che tutto funzioni.