mercoledì

L'andare e il tornare

Solo gli abbracci esprimono il sentimento nella sua interezza.

Non rimane altro da dire persi in un abbraccio senza respiro.

Questa è l’essenzialità che può tutto, la leggerezza che vado cercando.

Semplicemente un abbraccio.

Sto arrivando. Per l’ennesima di non so nemmeno io quante volte, sto arrivando. Scenderò dal treno e forse ti troverò sul binario ad aspettarmi. Forse avrai le braccia spalancate e ci abbracceremo, mi porterai la borsa e io ti seguirò.

Ma ancorà non ti starò amando come posso fare.

Tutto avverrà in modo graduale. Stringendoti la mano ti riconoscerò, in un tenero bacio proverò l’amore. E poi, come se nulla fosse, saremo di nuovo noi, come da tanto tempo siamo, in un modo ogni giorno differente.

La nostra storia è lunga, ma come spesso mi piace immaginare le strade che devo percorrere – probabilmente per renderle più afferrabili e percorribili – è composta da parti, da fasi, da step. Nonostante sia ogni volta spaventata dal cambiamento, dalla necessità di coordinarsi e tornare nuovamente ad essere compatibili, ho ormai capito che anche la paura è una fase necessaria del mio modo di essere.

Ed eccoci allora in macchina insieme, a percorrere una strada, una nuova o la stessa di tante altre volte, vicini, silenziosi, ma insieme.