venerdì

Lettera a un amico

Caro Ettore,
da tanti anni ti scrivo lettere, da tanti anni relego il mio affetto a queste occasioni salienti.
Ora che sono lontana non sono più un foglio nascosto in un buffo pacchetto, non sono più un’esplicitazione dei miei sguardi e dei miei abbracci. Ora non ci sono sguardi o abbracci. Sono qua nella soleggiata Spagna, e il mio unico rapporto con quella che ero sono i miei scritti.
Il turbinio degli eventi ci ha sempre allontanato ed avvicinato a suo piacimento, senza neppure che ne potessimo avere una reale coscienza, senza essere una nostra scelta ponderata. Era la vita che sceglievamo che talora ci faceva incontrare, altre volte ci portava lontani.
Anche se, pur essendo lontani, non ricordo di essermi mai sentita, o voluta sentire, realmente lontana da te. Tuttavia vorrei evitare per una volta lunghi monologhi su quanto il nostro rapporto sia o non sia unito, stupendo ed unico.
Oggi vorrei tu sapessi quanto io ti veda una persona infinitamente speciale. Fin dal primo momento lo sei stato, perché tu sei speciale dentro, nell’anima, nel tuo profondo modo di essere, sei per me unico al mondo, come un tempo fu un bambino per una volpe. Sei un grande albero, che fa dei suoi rami la sua forza, delle sue radici il suo nutrimento, delle sue foglie la sua prole da proteggere e sostenere. Sei come un albero cavo che ha dentro un mondo da proteggere, un prezioso tesoro che tieni dentro e che ogni tanto decidi di mostrare.
Ti abbraccio stretto, proprio per questo.

Lesbia











Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.

Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,

vedendo molte lune passare,

gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro.

Tutti li chiamiamo amici e ce sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno
dei nostri amici.
Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra
amica Mamma,
che ci mostrano cosa è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il
nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che
rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta ad altri amici che non
sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro
li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene,
sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima
si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra,
salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una
vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un
sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli
che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento
soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si
avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono
l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che
sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre
radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando
incrociarono il nostro cammino.
Ti auguro, foglia del mio albero, pace
amore, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre........ semplicemente perché ogni persona che
passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto,
ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e
la prova evidente che due anime non si incontrano
per caso.


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