lunedì

fuori dalla finestra

C'è un albero bellissimo davanti alla mia malinconica finestra. Un grade albero completamente verde. Di un verde carico di speranze, di sogni, di aspirazioni. Con un grosso tronco, carico di quel che è stato, quel che oramai è passato, ma che rimane indelebile ricordo di ciò che si è diventati. Senbra quasi urlare pace, in un turbinio di schiamazzi, di clacson furibondi e persone di corsa. Non accoglie nessuno la sua ombra, non c'è quasi spazio per un'ombra, in questa città di corsa. Somiglia a quell'albero in cui da babina io amavo andarmi a ranicchiare e confidare; come quell'enorme quercia meta delle mie passeggiate adolescenziali, ora lui è qui davanti alla mia finestra.

In questo luogo in cui io scopro me stessa, forse non c'è nemmeno tanto tempo e spazio per trovarsi.

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