mercoledì

Lettera ribollita

Cara Lesbia,

nelle calde notti ho trovato rifugio nella tua stanza. Tutto ha un'altra prospettiva dormendo in diagonale nel tuo letto e la poca corrente che passa da una stanza all'altra arriva tutta nei miei piedi, che nudi ciondolano giù dal letto.
Di tanto in tanto mi siedo sul tuo balcone e fumo sigarette in un rosso posacenere vintage. Sul tuo balcone mi sento davvero in città. Mi riscopro come da bambina una piccola pedina in un mondo di persone, individui, vite. Tuttavia, se da piccola questa consapevolezza mi provocava una strana paura, oggi mi fa sentire meno sola. Tanti balconi animano il tuo cortile, tante vite racchiuse in essi. Loro hanno più pollice verde di noi, c'è da dire.
Il rumorio delle cucine mi fa ricordare che forse dovrei mangiare qualcosa. Lo sai, non amo stare sola e tantomeno cucinare per me soltanto. Il vociare attorno ad una tavola dei tuoi dirimpettai mi fa pensare a noi e alle nostre chiacchiere sul divano, dopo la cena.

Non so quanto durerà ancora la nostra famiglia, il cambiamento è sempre alle porte.
Ma volevo sapessi, che in questa sera, sul tuo balcone, eri con me.

Goditi la vita.
A presto
Clodia

1 commento: