giovedì

segnali indelebili


I segnali spesso sono più frequenti di quanto uno possa credere. Può capitare anche soltanto di azzardare un'aspettativa, un sogno, un'eventualità, che la vita comincia a proporti una serie di dettagli, di piccoli indizi che probabilmente stanno lì proprio a dirti che quella è la strada giusta.
Gli indizi che trovo sul mio cammino sembrano ormai urlarmi che se voglio posso.
Teoria che continuo a ripetermi da tempo, senza però darle la credibilità che dovrei, o senza credere di potere realmente qualunque cosa io voglia. Ma se ci rifletto un attimo le uniche cose di cui non sono pienamente soddisfatta sono quelle in cui ho agito per paura, per timore di non potere di più. In cui ho abbassato le mie aspettative.
Allora credo sia venuto il momento di mettere tutta me stessa in quello che voglio. A volte è già difficile anche soltanto sapere quel che si vuole, che vale la pena mettercisi di impegno quando si hanno le idee chiare.
Quindi se questi segnali di cui prima parlavo sono lì davanti agli occhi, è arrivato il momento di muoversi per afferrare i propri obiettivi. E' arrivato il momento di correre, di essere quel maratoneta che sa guardare avanti senza il timore della distanza, di essere quel corridore sfrenato, incurante del pericolo. Non ha senso stare di fronte alla propria vita, starla a guardare, ci sarà tempo per farla. Ora è il momento di afferrarla e darle forma.

Per questo questa sera telefonerò a Lesbia e le comunicherò che sto arrivando.

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