martedì

un'emozione spensierata

Si alza svogliata e sconvolta, Clodia, non come suo solito che scatta giù dal letto come se al suono della sveglia tutto dovesse esplodere. Questa mattina è stanca e intorpidita, come se gli sbadigli non finissero mai.
E si rende conto solo ora, guardando la data sul calendario, di che giorno sia, il ** febbraio, che probabilmente dovrebbe ricordarle qualcosa, forse un impegno, forse un compleanno di qualcuno che conosce… Ma niente, forse è troppo stordita in questa mattinata per poter ricordarsene. Come ogni cosa che non si trova o non si ricorda, giungerà alla sua mente quando non sarà più ad affannarsi per ricercarla.
Dovrebbe in realtà farne mille questa mattina, davvero tante, ma non se la sente. Odia questi momenti in cui è talmente svogliata che per fare qualunque cosa, anche la più veloce, ci metterebbe una miriade di tempo, muovendo i suoi arti con torpore e ripetendo le stesse azioni mille volte, dominate dalla sbadataggine. Sarà sicuramente più operativa tra qualche ora.
Ora resta sul divano. Sguardo perso nel vuoto. Inebetita. E pensa, vaga con la sua mente alla serata appena trascorsa. La sogna ancora ad occhi aperti.
Non capita tutti i giorni di sentirsi innamorata, non capita tutti i giorni di svegliarsi e capire che quella sensazione che sente nel cuore è proprio amore. La sera prima si era innamorata.
Se l’era sempre chiesto cosa succede quando ci si innamora, se è un processo che prende forma a poco a poco, o piuttosto una scintilla che prende vita in un momento, in un istante che per il suo nascere diventa particolarmente simbolico e significativo. E ora che finalmente aveva provato questa sensazione ancora non sapeva darsi una risposta.
Ma l’emozione che la sconvolgeva era chiara e inequivocabile. Si era innamorata. Profondamente. E le piaceva.
Probabilmente era la sua indole romantica, il suo essere eternamente sognatrice e la sua visione rosea verso l’amore, a portarla in questa giornata, in questo particolare momento a sentirsi così innamorata. Ma questo non importa. Nulla importa in questa mattinata, se non il perdersi, il lasciarsi finalmente andare, almeno per qualche istante ancora, al vagare senza meta precisa dei suoi pensieri.
Senza una ragione, senza razionalità, ma con la spensieratezza della passione e dell’assenza di controllo. Non capita tutti i giorni di scoprirsi allegramente innamorata.
Forse era questo che doveva ricordare, di lasciarsi andare ogni tanto, di sentirsi leggera.

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