venerdì

Dare forma ai pensieri

Sono tante le parole che potrei. Da tanti giorni, tante ore, ormai mesi sono soffocate nel mio cuore, sono relegate a semplici pensieri. E non prendono forma.
Che cos’è, dunque, una lunga parentesi vuota? Un silenzioso sussurro senza fiato?
O è forse un’attesa… Attesa che il tempo passi, come poi è solito fare comunque e inesorabilmente, anche senza che gliene sia chiesta un’attuazione. Attesa che tutto ritorni, i momenti, i riti, gli sguardi. Attesa che ogni fase prenda corpo, che si materializzi, che possa essere poi successivamente elaborata.
Probabilmente col passare del tempo si diventa davvero bravi a costruire delle corazze che possano essere utilizzate a seconda delle necessità, e le debolezze, le incertezze, le paure o i malumori, non sono altro che volatili, passeggeri ed assolutamente gestibili.
Finisce che le parole, i racconti e i pensieri che potenzialmente potrebbero essere, rimangano soffocati dai fatti, dalle assenze, dalle lontananze.
Voglio sempre essere migliore di quel che sono e allo stesso tempo fingo di essere minore di quel che in fondo so di essere. Bisognerebbe essere più sinceri con se stessi, essere fragili quando si ha la necessità di esserlo, ed essere forti, quando non ha senso fingere di non valere nulla. Non si può fingere nemmeno a se stessi.

Una nuova forza spinge i miei passi. Nutro la consapevolezza che qualunque scelta, qualunque sconforto non possano allontanarci da ciò che portiamo nel cuore. La lontananza non può che essere materiale, perché se guardata con più attenzione è una possibilità di affermazione, da la possibilità di incrementare e solidificare ciò che sentiamo, ma che di tanto in tanto è dato per scontato. La falsità che spesso ci si presenta di fronte, i falsi sorrisi e le futili presenze di cui spesso sono caratterizzate le giornate, sono sopportabili e accettabili nel momento in cui si sa dare loro la giusta misura: ciò mi permette di capire di volta in volta cosa per me è importante, chi porto dentro al cuore, quali sono i sorrisi veri. Le scelte, le prove, la realtà che di giorno in giorno disegniamo attraverso queste scelte è plasmabile in continuazione: ogni azione, ogni impegno, ci darà modo di essere diversi, nuovi e forse anche migliori.
Una continua incertezza è la colonna sonora del mio percorso. L’incognita su che ne sarà di me, su cosa fare e cosa scegliere, su come fare e sull’esserne all’altezza; anche quando so che mi basterebbe farlo, l’incertezza continua a dominare i miei movimenti. Probabilmente starà in me, ogni istante, ad ogni passo, ridimensionarla, temprarla, dargli una forma che è più consona alle situazioni.

Per ora continuo a stare qui. Aggrappata alle mie certezze, che porto nel cuore, impegnata negli obiettivi prefissati, con la presunzione che il fissarne continuamente di nuovi non possa che migliorare le cose.
In attesa di quel che sarà, di quel che saprò disegnare, delle parentesi che di continuo si chiudono e si aprono.


“La realtà che ci circonda è il risultato dei nostri pensieri. Ciascuno ha il poter di creare la propria realtà a suo piacimento.”

1 commento:

Chiaretta ha detto...

......I sit here on the stairs
'Cause I'd rather be alone
If I can't have you right now
I'll wait, dear
Sometimes I get so tense
But I can't speed up the time
But you know, love
There's one more thing to consider

Said, woman, take it slow
And things will be just fine
You and I'll just use a little patience
Said, sugar, take the time
'Cause the lights are shining bright
You and I've got what it takes
To make it
We won't fake it,
I'll never break it
'Cause I can't take it.....