giovedì

la settimana che preferisco

Nessuno realmente sa di cosa parlo quando dico che ero a lavorare. Daltronde tutti, al di fuori di via Montenapoleone, stanno continuando a vivere. Mentre io, o meglio noi, siamo trasportati in un universo parallelo, difficilmente immaginabile. Se non rispondi al telefono, se difficilmente trovi il tempo di scrivere un messaggio è perchè in questa settimana fuori dal tempo e dallo spazio tutto ha un corso proprio, tutto è estremamente folle.
In poche parole non è altro che l'andare e venire continuo di clienti, semplici negozianti di calzature, che ordinano le scarpe per la stagione seguente. Tu li fai accomodare, gli mandi una persona a seguirli e speri che comprino di più dell'anno prima. In realtà questo accade la prima mezzora della giornata: tutto il resto è eccitante delirio! Le persone cominciano ad arrivare come vogliono e senza senso, e per la legge del mercato devi accontentarli e seguirli, sfamarli e compiacerli.
Da ciò ne derivano momenti di grande confusione, in cui tutto è estremamente improvvisato e talvolta male organizzato, da darti l'impressione di incastrarsi per puro caso. Ma funziona, e all'esterno sembra anche tutto regolare.
Credo se così è, ci debba essere un motivo.
E credo anche che come sempre un buon lavoro dipenda in primo luogo dalle persone che lo compiono. Certo siamo assonnati, sbadati e a volte ritardatari, ma chi non lo sarebbe lavorando tante ore al giorno; certo a volte siamo ammusoniti e ci mettiamo un secondo a urlarci nel muso, ma è sempre meglio essere diretti, che falsi, bisogna esserlo già troppo nella vita di tutti i giorni che non ha senso farlo con persone vere; tante volte urliamo, sbraitiamo, ridiamo senza senso, c'è chi sbatte le cose a terra, chi diventa isterica e chi è un pò troppo quadrato. Ma se tutto ciò non accadesse credo che le cose non potrebbero andare così bene. Perchè nonostante tutto, alla fine di ogni estenuante giornata, abbiamo ancora la voglia di stare insieme, di ridere, di aprire bottiglie, di brindare e scherzare.
Da tanti punti di vista è la settimana peggiore, con più fatica, più stanchezza e più voglia di stare a casa la mattina seguente. Tuttavia è allo stesso tempo quella che preferisco.
Forse perchè ho trovato in chi convive con me questi momenti degli amici, più che dei colleghi. Delle stupende persone da scoprire e da ricordare.

1 commento:

Unknown ha detto...

Sei semplicemente una grande!!!!
Ti voglio bene!!!!!
Gi