giovedì

verità in un sogno


Vivo di un sonno mai profondo e riposante, un continuo susseguirsi di veglia e riposo. I pensieri affollano la mia mente alla sera, i camion che puliscono la strada affollano la mia stanza la mattina. Io mi sveglio con loro, e comuncio la mia danza lenta sul letto.

I miei pensieri sono avvolti in un vortice, manco di lucidità e di riflessi, ma questa non è una novità.

I sogni non vengono mai a trovarmi, preferiscono non narrarmi le loro storie, oppure nemmeno nel sonno la mia mente si lascia davvero andare, libera e senza freni. Le rare volte in cui mi sveglio con labili immagini, o disordinati ricordi di sogni notturni, non posso che sentirle come vere illuminazioni.

Acquisto oggi una nuova consapevolezza, dopo una notte di sogni rivelatori:
ognuno di noi è quel che vuole essere,
dovrò interpretare la mia parte,
dovrò dare il meglio di me ogni giorno,
sarà necessario che io mostri sicurezza nei gesti e determinazione nelle parole, anche quando l'incertezza è sovrana.

Recitare non sempre ha una connotazione negativa, ognuno è se stesso, deve rimanere tale, ancorato alla propria natura e ai propri valori. Ma non è detto che non si possa cambiare, anzi, è necessario impegnarsi per essere ogni giorno migliori, per se stessi e per gli altri.
Recitare significa impegnarsi in questo tentativo di evoluzione personale, interpretare i personaggi che le situazioni e la vita impongono.

La volontà è l'unica salvezza, assieme ad una buona interpretazione del personaggio.

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